Un nuovo racconto comincia, ma, a me piace restare ancora in compagnia di Pier Paolo Pasolini e precisamente su un piccolo grande particolare che non avevo mai avuto occasione di osservare cioè il suo interesse per Dante, la sua ispirazione su Dante, l’esplicito riferimento a Dante Alighieri nel suo primo film “Accattone”
Infatti forse non ci avete fatto caso, sicuramente non ci avevo fatto caso io ma la citazione proprio all’inizio del film, diciamo l’incipit del film (essendo inoltre il primo film possiamo dire senza esagerare l’incipit della sua opera) è una terzina del V Canto del Purgatorio della Divina Commedia di Dante.
L’Angelo salva Bonconte, peccatore ghibellino, e il diavolo protesta per avergli portato via un cliente semplicemente per una lacrimetta mandata giù in punto di morte.
Il diavolo protesta ma l’angelo vince, porta con sé nel Purgatorio la nuova anima.
L’Angelo ha visto in quella lacrimetta la potenza di un sentimento e pentimento vero e autentico interrotto dal sopraggiungere dell’ultimo momento ma non causato da esso.
Ossia non ha pianto il peccatore perché morente ma ha pianto poco il peccatore perché è morto.
Sofismo da angeli o da geni.
Così come un angelo laico e certamente come un genio quale è stato Pasolini, egli vede negli ultimi una redenzione, la scintilla vera di un cambiamento che aimè la società borghese non riconosce, non vuole riconoscere, ma anzi, costantemente annulla. Così, esattamente così, è l’intera opera di Pasolini un Angelo che salva le sue creature perché le guarda.
Le conosce e le riconosce. Le racconta.
I ragazzi di borgata sono tutti dei Bonconte, peccatori ghibellini, la società borghese è il diavolo contento di aumentare le proprie rendite e l’intellettuale è certamente l’Angelo di Dante che solo sa guardare oltre il viso rigato da un ghigno o una lacrima.
Tra i testi bibliografici che potrei elencare, consiglio il seguente che è stato mia fonte di ispirazione:
GIORGIO PASSERONE Passages pasoliniens (en collaboration avec René Schérer), Presses Universitaires du Septentrion, Lille, 2006, deuxième partie : Pasolini ab gioia. Eretica Commedia, pp. 193-306.