Tuono pettinato. Sembrerebbe un controsenso. Eppure stringendo gli occhi fin quasi a chiuderli del tutto, e mettendo a fuoco con l’immaginazione, la sagoma simpaticamente irriverente di un uomo sorridente e pettinato nel bel mezzo di un uragano si materializza. E piace.
Il Cavaliere Niente. Con tutto ciò che insegna e trasmette suo malgrado potrebbe rappresentare un secondo controsenso. Ma quando diventa chiaro che solo liberandosi del troppo e assaporando la noia con buonumore la Principessa Qualcosa di Troppo riesce ad essere veramente felice e ad accogliere solo l’importante, il Cavaliere Niente trova tutto il suo senso.
Tutti i protagonisti della favola contemporanea proposta con ingenuità e fiducia da Chiara Gamberale sembrano incarnare dei falsi opposti e rappresentare teneramente le tante spaccature della controversa società attuale.
A lungo perdura nella testa, dopo averla letta tutta d’un fiato, un pigro soffio di parole : invece di rifiutare, capire e andare oltre.
La recensione è stata scritta da Maria Elena Giovannini